The Linux BootPrompt-HowTo

by Paul Gortmaker.

   v1.4, Mar 21, 2003
     _________________________________________________________________

   Questo � il BootPrompt-Howto, � una raccolta di tutti i possibili
   argomenti di avvio che possono essere passati al kernel Linux nel
   momento dell'avvio. Con una discussione di come il kernel ordina gli
   argomerti di avvio, inoltre � inclusa una descrizione di alcuni
   software popolari usati per avviare i kernel Linux. Traduzione a cura
   di Sandro Cardelli, revisione a cura di Giulio Daprel� (giulio at
   pluto dot it)
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1. [1]Introduzione

     * 1.1 [2]A chi si rivolge e applicabilit�
     * 1.2 [3]Documentazione Relativa
     * 1.3 [4]Nuove Versioni di questo Documento

2. [5]Sommario degli argomenti di avvio

     * 2.1 [6]LILO (LInux LOader)
     * 2.2 [7]LoadLin
     * 2.3 [8]L'utilit� ``rdev'' 
     * 2.4 [9]Come il Kernel ordina gli argomenti
     * 2.5 [10]Impostazione delle variabili d'ambiente.
     * 2.6 [11]Il passaggio di argomenti al programma `init'

3. [12]Argomenti di avvio Generali non specifici di dispositivo 

     * 3.1 [13]Opzioni del Filesystem di root
     * 3.2 [14]Opzioni relative alla gestione del RAM Disk
     * 3.3 [15]Argomenti di avvio relativi alla gestione della memoria
     * 3.4 [16]Altri vari argomenti di avvio del kernel

4. [17]Argomenti di avvio per controllare il comportamento del bus PCI (`pci=')

     * 4.1 [18]L'argomento `pci=assign-busses'
     * 4.2 [19]Gli argomenti `pci=bios' e `pci=nobios'
     * 4.3 [20]Gli argomenti `pci=conf1' e `pci=conf2'
     * 4.4 [21]L'argomento `pci=irqmask='
     * 4.5 [22]L'argomento `pci=lastbus='
     * 4.6 [23]L'argomento `pci=noacpi'
     * 4.7 [24]L'argomento `pci=nopeer'
     * 4.8 [25]L'argomento `pci=nosort'
     * 4.9 [26]L'argomento `pci=off'
     * 4.10 [27]L'argomento `pci=usepirqmask'
     * 4.11 [28]L'argomento `pci=rom'

5. [29]Argomenti di avvio per driver video frame buffer

     * 5.1 [30]L'argomento `video=map:...'
     * 5.2 [31]L'argomento `video=scrollback:...'
     * 5.3 [32]L'argomento `video=vc:...'

6. [33]Argomenti di avvio per perfiferiche SCSI.

     * 6.1 [34]Argomenti per i driver Superiori e Medio-livello
     * 6.2 [35]Argomenti per driver di adattatori host SCSI

7. [36]Hard Disk

     * 7.1 [37]Parametri di driver Dischi/CD-ROM IDE
     * 7.2 [38]Old MFM/RLL/Standard ST-506 Disk Driver Options (`hd=')
     * 7.3 [39]Opzioni di driver disco XT (`xd=', `xd_geo=')

8. [40]I driver sonori

     * 8.1 [41]Argomenti Individuali di driver di dispositivi audio

9. [42]CD-ROM (Non-SCSI/ATAPI/IDE)

     * 9.1 [43]Argomenti di driver per vecchi CD-ROM

10. [44]Driver Seriali e ISDN

     * 10.1 [45]I driver ISDN
     * 10.2 [46]I driver Seriali

11. [47]Altri dispositivi Hardware

     * 11.1 [48]Dispositivi Ethernet (`ether=', `netdev=')
     * 11.2 [49]Il Floppy Disk Driver (`floppy=')
     * 11.3 [50]Il driver Bus Mouse (`bmouse=')
     * 11.4 [51]Il driver MS Bus Mouse (`msmouse=')
     * 11.5 [52]Il driver Printer (`lp=')
     * 11.6 [53]Il driver della porta parallela IP (`plip=')

12. [54]Copie, Traduzioni, Chiusura, etc.

     * 12.1 [55]Copyright and Disclaimer
     * 12.2 [56]Chiusura
     _________________________________________________________________

1. [57]Introduzione

   Il kernel ha la capacit� di accettare informazioni all'avvio nella
   forma di `riga di comando', simile ad una lista di argomenti che si
   darebbe ad un programma. In generale questo viene usato per fornire al
   kernel informazioni circa i parametri hardware che il kernel non
   sarebbe in grado di determinare di per se, o evitare/sovrascrivere i
   valori che il kernel altrimenti rileverebbe.

   � il lavoro del boot loader (es. LILO, loadlin o Grub) di prendere
   queste informazioni dall'utente e metterle in un posto precedentemente
   concordato dove il kernel possa trovarle una volta che si avvia.

   La presente revisione copre i kernel fino e incluso il v2.4.20. e
   v2.5.63

   Il BootPrompt-Howto � di:

     Paul Gortmaker, p_gortmaker @ yahoo.com

   This document is Copyright (c) 1995-2003 by Paul Gortmaker. Please see
   the Disclaimer and Copying information at the end of this document (
   [58]copyright) for information about redistribution of this document
   and the usual `we are not responsible for what you manage to break...'
   type legal stuff.

1.1 [59]A chi si rivolge e applicabilit�

   La maggior parte degli utenti Linux non dovrebbero neanche guardare
   questo documento. Linux fa eccezionalmente un buon lavoro nella
   rilevazione della maggior parte dell'hardware, selezionando
   ragionevolmente le impostazioni di default per la maggior parte dei
   parameteri. L'informazione in questo documento mira agli utenti che
   possono desiderare modificare alcune impostazioni di default per
   ottimizzare il kernel per le proprie particolari macchine, o a un
   utente che ha `personalizzato il proprio' kernel per supportare un
   hardware non comune per il quale i default automatici non sono
   l'ottimo.

   Per il bene di questo documento � meglio dividere gli argomenti di
   avvio in due categorie generali; (a)una gestita dal kernel e (b)quella
   gestita da un driver di dispositivo. Gli esempi sarebbero init= che
   dice al kernel quale dovrebbe essere il primo programma da eseguire,
   contro aha154x= che dice ad un driver di dispositivo per una scheda
   SCSI quale risorsa hardware dovrebbe usare. Questo documento si
   concentra nel dare informazioni dettagliate su questi per i motivi
   descritti sotto.

   NOTA IMPORTANTE: Gli argomenti di avvio relativi ai driver si
   applicano soltanto ai driver hardware che sono compilati direttamente
   nel kernel. Essi non hanno nessun effetto sui driver che sono caricati
   come moduli. La maggior parte delle distribuzioni Linux hanno un
   kernel di base `nudo' , e i driver sono piccoli moduli che sono
   caricati dopo l'inizializzazione del kernel. Se non si � sicuri che si
   stiano usando moduli provare lsmod, guardare man depmod e man modprobe
   insieme con il contenuto del proprio /etc/modules.conf.

   Alla luce di questo, gli argomenti di avvio dei driver di dispositivo
   sono realmente usati solo da poche persone che compilano i propri
   kernel, e perci� hanno i sorgenti del kernel alla mano. Queste persone
   usualmente controllano i sorgenti per le opzioni e le sintassi
   richieste da quel driver per ottenere le informazioni pi� aggiornate.

   Per esempio, se si stanno cercando quali argomenti dovrebbero essere
   passati al driver AHA1542 SCSI, allora si dovrebbe andare nella
   directory linux/drivers/scsi, e cercare nel file aha1542.c __setup(...
   , ...). La prima cosa tra parentesi � l'argomento che si fornisce
   all'avvio, e la seconda cosa � il nome della funzione che processa il
   proprio argomento. Di solito vicino alla cima di questa funzione o
   all'inizio del file del sorgente si trover� una descrizione degli
   argomenti di avvio che il driver accetta.

1.2 [60]Documentazione Relativa

   Per adesso, i sorgenti del kernel hanno il file
   linux/Documentation/kernel-parameters.txt. Questo file contiene una
   breve lista di tutti gli argomenti di avvio che si possono fornire,
   insieme a veloci link al posto dove, tra i sorgenti, si possa trovare
   dove sono analizzati gli argomenti. L'idea � che questo file dia agli
   sviluppatori un posto veloce e facile per aggiungere una breve
   descrizione di ogni nuovo argomento che essi aggiungono lavorando ai
   sorgenti. Cos� che esso probabilmente sar� sempre pi� aggiornato di
   questo documento. Attualmente sto consideranto con discontinuit�
   questo documento alla luce dell'esistenza del kernel-parameters.txt.
   (Opinioni?)

   La directory linux si trova di solito in /usr/src/ nella maggior parte
   delle distribuzioni. Tutti i riferimenti in questo documento a file
   che vengono forniti col kernel avranno il loro nome del path
   abbreviato che inizia per linux - si dovr� aggiungere /usr/src/ o
   quant'altro appropriato per il proprio sistema. Alcune distribuzioni
   possono non installare i sorgenti completi del kernel di default, e
   inserire solo la directory linux/include. Se non si trova il file in
   questione allora installare i sorgenti del kernel e/o e fare uso dei
   comandi find e locate . Se non si trova il pacchetto dei sorgenti del
   kernel nella propria distribuzione allora i sorgenti del kernel sono
   disponibili su:

   [61]Kernel Source Home

   La succesiva miglior cosa da leggere nei sorgenti C del kernel, sar�
   qualsiasi altro file di documentazione che viene distribuito con il
   kernel stesso. Ci sono ora alcuni di questi, e la maggior parte di
   loro pu� essere trovata nella directory linux/Documentation e nelle
   sue sottodirectory. A volte ci sar� il file README.foo che pu� essere
   trovato nella relativa directoty driver (es. linux/drivers/???/, dove
   ci dovrebbero essere esempi di ??? scsi, char, o net). La tendenza
   generale � di spostare questi file dentro la directory Documentation,
   cos� se un file menzionato in questo documento non � pi� l�
   probabilmente � stato spostato.

   Se si � capito quali argomenti di avvio si intende usare, e ora si
   vuole sapere come passare l'informazione al kernel, allora guardare la
   documentazione che � fornita con il software che si usa per avviare il
   kernel (es.LILO o loadlin). Una breve descrizione � fornita di
   seguito, ma non � il sostituto della documentazione fornita con il
   software di avvio.

1.3 [62]Nuove Versioni di questo Documento

   Nuove versioni di questo documento possono essere trovate via
   anonymous FTP nella maggior parte dei siti FTP Linux nella directory
   /pub/Linux/docs/HOWTO/. Saranno fatti aggiornamenti quando saranno
   disponibili nuove informazioni e/o driver. Se questa copia che si sta
   leggendo � pi� vecchia di sei mesi, allora si dovrebbe probabilmente
   controllare se ne esiste una pi� nuova. Suggerirei di vederlo via
   browser WWW o nel formato Postscript/dvi. Entrambi contengono
   cross-reference che sono rimaste in una semplice versione formato
   testo.

   Se si vuole avere la copia ufficiale, ecco l'URL.

   [63]BootPrompt-HOWTO

2. [64]Sommario degli argomenti di avvio

   Questa sezione d� alcuni esempi di software che pu� essere usato per
   passare gli argomenti di avvio del kernel al kernel stesso. D� anche
   un'idea di come gli argomenti vengono processati, quali limitazioni ci
   sono su questi, e come essi vengono passati a ogni dispositivo
   appropriato per il quale sono predisposti.

   � importante notare che gli spazi non dovrebbero essere usati in un
   argomento di boot, ma solo tra argomenti separati. Una lista di valori
   che sono per un singolo argomento devono essere separati da una
   virgola tra i valori, e ancora senza nessuno spazio. Vedere i seguenti
   esempi di sotto.
     _________________________________________________________________

        ether=9,0x300,0xd0000,0xd4000,eth0  root=/dev/hda1            *GIUSTO*
        ether = 9, 0x300, 0xd0000, 0xd4000, eth0  root = /dev/hda1    *ERRATO*
     _________________________________________________________________

   Una volta che il kernel Linux � su ed � in esecuzione, si possono
   vedere gli argomenti della riga di comando che sono stati piazzati
   all'avvio semplicemente digitando cat /proc/cmdline al prompt di una
   shell.

2.1 [65]LILO (LInux LOader)

   Il programma LILO (LInux LOader) scritto da Werner Almesberger � il
   pi� comunemente usato. Ha l'abilit� di avviare vari kernel, e
   memorizza l'informazioni di configurazione in un file formato testo.
   La maggior parte delle distribuzioni hanno LILO come boot-loader di
   default. LILO pu� avviare DOS, OS/2, Linux, FreeBSD, etc. senza
   nessuna difficolt�, ed � molto flessibile.

   Una tipica configurazione, dopo aver acceduto al proprio computer,
   far� fermare LILO e visualizzare brevemente LILO: Esso aspetter� poi
   qualche secondo per ogni input opzionale da parte dell'utente, e in
   caso contrario avvier� il sistema di predefinito. Le etichette tipiche
   dei sistemi che le persone usano nel file di configurazione di LILO
   sono linux e backup e msdos. Se si vuole digitare un argomento di
   avvio occorre digitarlo qui, dopo aver digitato l'etichetta del
   sistema che si vuole che LILO avvii, come mostrato nell'esempio di
   sotto.
     _________________________________________________________________

        LILO: linux root=/dev/hda1
     _________________________________________________________________

   LILO � fornito di un'eccellente documentazione, e per gli scopi di
   avvio di argomenti discussi qui, il comando LILO append= � di
   particolare importanza quando si vuole aggiungere un argomento
   all'avvio come un aggiunta permanente al file di configurazione di
   LILO. Si aggiunga semplicemente qualcosa tipo append = "foo=bar" al
   file /etc/lilo.conf. Pu� anche essere aggiunto in cima al file di
   configurazione, facendolo applicare a tutte le sezioni, o in una
   singola sezione di sistema aggiungendolo dentro una sezione image= .
   Prego vedere la documentazione LILO per una pi� completa descrizione.

2.2 [66]LoadLin

   L'altro loader Linux usato comunemente � `LoadLin' il quale � un
   programma DOS che ha la capacit� di lanciare un kernel Linux da un
   prompt DOS (con argomenti d'avvio) presumendo che alcune risorse siano
   disponibili. Questo � buono per persone che usano il DOS e vogliono
   lanciare Linux dal DOS.

   � anche molto utile se si ha un certo hardware che quale dipende dai
   driver forniti in DOS per avere l'hardware in uno stato conosciuto. Un
   esempio comune � la scheda audio `SoundBlaster Compatibile' che
   richiede il driver DOS per impostare alcuni registri proprietari per
   rendere la scheda in modalit� compatible SB. Avviando il DOS con i
   driver forniti, e caricando poi Linux da un prompt DOS con LOADLIN.EXE
   evita la reimpostazione della scheda, cosa che accadrebbe se invece
   avvenisse un riavvio. Perci� la scheda � lasciata in modalit�
   compatibile SB e pertanto � usabile sotto Linux.

   Ci sono anche altri programmi che possono essere usati per avviare
   Linux. Per una lista completa, guardare nei programmi disponibili sul
   proprio mirror locale ftp Linux, sotto system/Linux-boot/.

2.3 [67]L'utilit� ``rdev'' 

   Ci sono alcuni dei parametri di avvio del kernel che hanno i loro
   valori di default memorizzati in vari byte nell'immagine del kernel
   stessa. C'� un'utilit� chiamata rdev che � installata sulla maggior
   parte dei sistemi, che sa dove sono questi valori e come modificarli.
   Pu� anche modificare cose che non hanno un argomento equivalente di
   avvio del kernel, come la modalit� video usata di default.

   L'utilit� rdev ha anche degli alias come swapdev, ramsize, vidmode e
   rootflags. Queste sono le cinque cose che rdev pu� modificare, quello
   che � il dispositivo di root, il dispositivo di swap, i parametri
   della RAM disk, la modalit� video di default, e il settaggio
   sola-lettura/lettura-scrittura del dispositivo di root.

   Maggior informazioni su rdev possono essere trovate digitando rdev -h
   o leggendo la pagina di manuale inclusa (man rdev).

2.4 [68]Come il Kernel ordina gli argomenti

   La maggior parte degli argomenti di avvio ha la forma di:
     _________________________________________________________________

        nome[=valore_1][,valore_2]...[,valore_11]
     _________________________________________________________________

   dove `nome' � una chiave unica che � usata per identificare a quale
   parte del kernel deve essere dato il valore associato (se c'�).
   Argomenti di avvio multipli sono elencati separati solo da spazio come
   il formato di sopra. Notare che il limite a 11 � reale, perch� il
   codice attuale gestisce solo 11 parametri separati da virgole per
   chiave. (Comunque, si pu� ri-usare la stessa chiave con altri 11
   parametri aggiuntivi in situazioni inusualmente complicate, assumendo
   che la funzione di setup le supporti.) Notare anche che il kernel
   divide la lista in un massimo di dieci argomenti interi, e una
   seguente stringa, cos� non si possono realmente fornire 11 interi a
   meno che non si converta l'undicesimo argomento da una stringa a un
   intero nello stesso driver.

   La maggior parte dell'ordinamento viene effettuato in
   linux/init/main.c. Prima il kernel controlla per vedere se l'argomento
   � uno degli argomenti speciali `root=', `ro', `rw', o `debug'. Il
   significato di questi argomenti speciali � descritto in aggiunta a
   questo documento.

   Dopo scorre una lista di funzioni di setup (contenute nella tabella
   bootsetups ) per vedere se la stringa specificata dell'argomento (come
   `foo') � stata associata con una funzione di setup (foo_setup()) per
   un particolare dispositivo o parte del kernel. Se si, passa al kernel
   la riga foo=3,4,5,6,bar dopo il kernel dovrebbe cercare nella tabella
   bootsetups per vedere se `foo' � registrato. Se c'�, esso chiamerebbe
   la funzione di setup associata a `foo' (foo_setup()) per gestire gli
   argomenti interi 3, 4, 5 e 6 come sono passati alla riga di comando
   del kernel, e gestire anche l'argomento stringa bar.

2.5 [69]Impostazione delle variabili d'ambiente.

   Qualsiasi cosa nella forma `foo=bar' che non � accettata come una
   funzione di setup come descritto sopra viene allora interpretata come
   una variabile d'ambiente che deve essere impostata. Un esempio sarebbe
   usare TERM=vt100 o BOOT_IMAGE=vmlinuz.bak come argomento di avvio.
   Queste variabili d'ambiente sono tipicamente testate negli script di
   inizializzazione per abilitare o disabilitare una vasta gamma di cose.

2.6 [70]Il passaggio di argomenti al programma `init'

   Ogni argomento rimanente che non � stato preso dal kernel e non �
   stato interpretato come variabile d'ambiente viene passato al processo
   uno, il quale � usualmente il programma init . Il pi� comune argomento
   passato al processo init � la parola single la quale istruisce init di
   avviare il computer in modalit� singolo utente, non lanciando tutti i
   demoni usuali. Controllare la pagina di manuale per la versione di
   init installata sul proprio sistema per vedere quali argomenti
   accetta.

3. [71]Argomenti di avvio Generali non specifici di dispositivo 

   Questi sono argomenti di avvio che non sono relativi a nessuno
   specifico dispositivo o periferica. Essi sono invece relativi a certi
   parametri interni del kernel, come la gestione della memoria, gestione
   del ramdisk, gestione del filesystem di root e altri.

3.1 [72]Opzioni del Filesystem di root

   Tutte le seguenti opzioni si riferiscono a come il kernel seleziona e
   gestisce il filesystem di root.

  L'argomento `root='

   Questo argomento dice al kernel quale dispositivo deve essere usato
   come filesystem di root durante l'avvio. L'impostazione di default �
   il valore del dispositivo di root del sistema sul quale � stato
   compilato il kernel. Per esempio, se il kernel in questione � stato
   compilato su un sistema che usava `/dev/hda1' come parizione di root,
   allora il default del dispositivo di root dovrebbe essere `/dev/hda1'.
   Per sovrascrivere questo valore di default, e selezionare il secondo
   floppy drive come dispositivo di root, si dovrebbe usare
   `root=/dev/fd1'.

   Dispositivi di root validi sono ciascuno dei seguenti dispositivi:

   (1) da /dev/hdaN a /dev/hddN, che sarebbe la partizione N su disco
   compatibile ST-506 da `a a d'.

   (2) da /dev/sdaN a /dev/sdeN, che sarebbe la partizione N su disco
   compatibile SCSI da `a a e'.

   (3) da /dev/xdaN a /dev/xdbN, che sarebbe la partizione N su disco
   compatibile XT da `a a b'.

   (4) /dev/fdN, che sarebbe il disco floppy drive numero N. Avendo N=0
   dovrebbe essere il DOS drive `A:', e N=1 dovrebbe essere `B:'.

   (5) /dev/nfs, che non � realmente un dispositivo, ma piuttosto un flag
   per dire al kernel di prendere il fs di root via rete.

   (6) /dev/ram, che � la RAM disk.

   � anche accettata la pi� inopportuna e meno portabile specificazione
   numerica dei possibili dispositivi di disco di sopra nel formato
   major/minor. (es. /dev/sda3 � major 8, minor 3, cos� si potrebbe usare
   root=0x803 come alternativa.)

   Questo � uno dei pochi argomenti di avvio del kernel che ha i propri
   default memorizzati nell'immagine del kernel, e che pu� perci� essere
   alterato con l'utilit� rdev .

  L'argomento `rootflags='

   Questo argomento permette di dare opzioni che si riferiscono al
   montaggio del filesystem di root proprio come si farebbe col programma
   mount . Un esempio potrebbe essere dare l'opzione noatime a un fs
   ext2.

  L'argomento `rootfstype='

   Questa opzione permette di dare una lista di tipi di fs separati da
   virgola che saranno provati per il corretto accoppiamento quando si
   prova a montare il filesystem di root. Questa lista sar� usata al
   posto di quella interna di default che usualmente inizia con ext2,
   minix ecc.

  L'argomento `ro'

   Quando il kernel si avvia, ha bisogno di un filesystem di root per
   leggerci le cose basilari. Questo � il filesystem di root che viene
   montato all'avvio. Comunque se il filesystem di root fosse montato con
   accesso di scrittura, non si potrebbe controllare in modo affidabile
   l'integrit� del filesystem con alcuni file mezzi-scritti in corso.
   L'opzione `ro' dice al kernel di montare il filesystem di root come
   `sola lettura' cos� che ogni programma di controllo della consistenza
   del filesystem (fsck) possa con sicurezza assumere che non ci sono
   file mezzi-scritti in corso durante l'esecuzione del controllo. Nessun
   programma o processo pu� scrivere su file sul filesystem in questione
   fino a che sia `ri-montato' con capacit� di lettura/scrittura.

   Questo � uno dei pochi argomenti di avvio del kernel che ha i suoi
   default memorizzati nell'immagine del kernel, e che possono perci�
   essere modificati con l'utilit� rdev .

  L'argomento `rw'

   Questo � l'esatto opposto di quello di sopra, in quanto dice al kernel
   di montare il filesystem di root in lettura/scrittura. Il default � di
   montare il filesystem di root in sola lettura. Non eseguire nessun
   programma tipo 'fsck' su un filesystem che � montato in
   lettura/scrittura.

   Lo stesso valore memorizzato nel file immagine menzionato sopra �
   usato anche per questo parametro, accessibile via rdev.

  L'argomento `nfsroot='

   Questo argomento dice al kernel quale macchina, quale directory e
   quale opzioni NFS usare per il filesystem di root. Notare anche che �
   richiesto l'argomento root=/dev/nfs . Informazioni detagliate sull'uso
   di un fs NFS di root sono nel file linux/Documentation/nfsroot.txt.

  L'argomento `ip=' o `nfsaddrs='

   Se si sta usando NFS come filesystem di root, allora non ci sono
   programi tipo ifconfig e route presenti fino a che il fs di root non
   viene montato, e cos� il kernel deve configurare l'interfaccia di rete
   direttamente. Questo argomento di avvio imposta i vari indirizzi
   dell'interfaccia di rete che sono richiesti per comunicare attraverso
   la rete. Se questo argomento non viene fornito allora il kernel prova
   a usare RARP e/o BOOTP per reperire questi parametri.

3.2 [73]Opzioni relative alla gestione del RAM Disk

   Le seguenti opzioni sono tute relative a come il kernel gestisce il
   dispositivo disco di RAM, il quale � normalmente usato per l'avvio di
   macchine durante la fase d'installazione, o per macchine con driver
   modulari che necessitano di essere installati per accedere al
   filesystem di root.

  L'argomento `ramdisk_start='

   Per permettere a un'immagine del kernel di risiedere su un floppy disk
   insieme con un'immagine compressa di ramdisk, � stato aggiunto il
   comando `ramdisk_start=<offset>'. Il kernel non pu� essere incluso
   nell'immagine compressa del filesystem di ramdisk, perch� perch�
   dovrebbe essere memorizzato ad partire dal blocco zero cos� che il
   BIOS possa caricare il bootsector e poi il kernel possa avviarsi e
   funzionare.

   Notare: Se si sta usando un'immagine di ramdisk non-compressa, allora
   il kernel pu� essere una parte dell'immagine del filesystem che �
   stato caricato nel ramdisk, e il floppy pu� essere avviato con LILO, o
   i due possono essere separati come viene fatto per le immagini
   compresse.

   Se si sta usando un'impostazione a due-dischi boot/root (kernel sul
   disco 1, immagine di ramdisk sul disco 2) allora il ramdisk dovrebbe
   iniziare dal blocco zero, e dovrebbe essere usato un offset zero. Dal
   momento che questo � il valore di default, in realt� non si dovrebbe
   affatto usare tale comando.

  L'argomento `load_ramdisk='

   Questo parametro dice al kernel se provare a caricare un'immagine di
   ramdisk o no. Specificando `load_ramdisk=1' si dir� al kernel di
   caricare un floppy in ramdisk. Il valore di default � zero, significa
   che il kernel non dovrebbe provare a caricare un ramdisk.

   Vedere il file linux/Documentation/ramdisk.txt per una descrizione
   completa dei nuovi argomenti di avvio, e come usarli. Viene anche
   descritto come questi parametri possono essere impostati e memorizzati
   nell'immagine del kernel via `rdev'.

  L'argomento `prompt_ramdisk='

   Questo parametro dice al kernel se dare o no un prompt per chiedere di
   inserire il floppy contenente l'immagine del ramdisk. In una
   configurazione con singolo floppy l'immagine del ramdisk � sullo
   stesso floppy del kernel che ha appena terminato il caricamento/avvio,
   cos� non occorre un prompt. In questo caso si pu� usare
   `prompt_ramdisk=0'. In una configurazione a due floppy, occorrer� dare
   la possibilit� di cambiare disco, perci� si pu� usare
   `prompt_ramdisk=1'. Dal momento che questo � il valore di default non
   occorre in realt� che sia specificato. (Nota storica: Le persone
   scaltre usavano l'opzione di LILO `vga=ask' per mettere in pausa
   temporaneamente il processo di avvio e avere la possibilit� di
   cambiare il floppy di boot con quello di root.)

   Vedere il file linux/Documentation/ramdisk.txt per una descrizione
   completa dei nuovi argomenti di avvio, e come usarli. Viene anche
   descritto come questi parametri possono essere impostati e memorizzati
   nell'immagine del kernel attraverso `rdev'.

  L'argomento `ramdisk_size='

   Mentre � vero che il ramdisk cresce dinamicamente come richiesto, c'�
   un limite superiore per la propria dimensione cos� che non possa
   consumare tutta la RAM disponibile e rimanere in difficolt�. Il
   default � 4096 (cio� 4MB), che dovrebbe essere sufficentemente grande
   per qualsiasi bisogno. � possibile sovrascrivere il default con una
   dimensione pi� grande o pi� piccola con questo argomento di avvio.

   Vedere il file linux/Documentation/ramdisk.txt per una descrizione
   completa dei nuovi argomenti di avvio, e di come usarli. Viene anche
   descritto come questi parametri possono essere impostati e memorizzati
   nell'immagine del kernel attraverso `rdev'.

  L'argomento `ramdisk_blocksize='

   Questo pu� essere regolato per una migliore gestione del comportamento
   della memoria. Citazione dal driver di ramdisk rd.c:

   Dovrebbe essere auspicabile avere un soft-blocksize (che nel caso di
   driver di ramdisk � anche l'hard-blocksize ;) di PAGE_SIZE perch�
   facendo questo si raggiunger� una migliore impronta di memoria. Usando
   un rd_blocksize di BLOCK_SIZE nel peggiore dei casi renderemo le
   pagine buffer PAGE_SIZE/BLOCK_SIZE page non liberabili. Invece con un
   rd_blocksize di PAGE_SIZE si � sicuri che solo una pagina sar�
   protetta. Dipende dalla dimensione del ramdisk che si vuole per
   modificare il blocksize di ramdisk per raggiungere il migliore o il
   peggiore comportamento MM. Il default � ancora BLOCK_SIZE (che occorre
   a rd_load_image che suppone che il filesystem nell'immagine usi un
   blocksize BLOCK_SIZE)

  L'argomento `ramdisk=' (obsoleto)

   (NOTARE: questo argomento � obsoleto, e non dovrebbe essere usato ad
   eccezione dei kernel v1.3.47 e pi� vecchi. I comandi che dovrebbero
   essere usati per il dispositivo di ramdisk sono documentati sopra.
   Kernel pi� nuovi possono accettare questo come un alias per
   ramdisk_size.)

   Questo specifica la dimensione in kB del dispositivo di RAM disk. Per
   esempio, se si vuole avere un filesystem di root su un floppy da
   1.44MB che sia caricato su un dispositivo di RAM disk, si dovrebbe
   usare:
     _________________________________________________________________

        ramdisk=1440
     _________________________________________________________________

   Questo � uno dei pochi argomenti di avvio del kernel che ha i suoi
   default memorizzati nell'immagine del kernel, e che possono perci�
   essere modificati con l'utilit� rdev .

  L'argomento `noinitrd' (RAM disk iniziale)

   I kernel v2.x e successivi hanno una caratteristica dove il filesystem
   di root pu� essere inizialmente un RAM disk, e il kernel esegue
   /linuxrc su quell'imagine RAM. Questa caratteristica � usata
   tipicamente per permettere il caricamento di moduli che occorrono per
   montare il reale filesystem di root (es. carica i moduli di driver
   SCSI memorizzati nell'imagine di RAM disk, e dopo monta il reale
   filesystem di root su un disco SCSI.)

   L'effettvo argomento `noinitrd' determina che cosa accada ai dati
   initrd dopo che il kernel � stato avviato. Quando specificato, invece
   di convertirlo in un RAM disk, esso � accessibile via /dev/initrd, il
   quale pu� essere letto una volta prima che la RAM sia rilasciata al
   sistema. Per completi dettagli su come usare il RAM disk iniziale,
   prego consultare linux/Documentation/initrd.txt. In aggiunta, le pi�
   recenti versioni di LILO e LOADLIN dovrebbero avere informazioni utili
   aggiuntive.

3.3 [74]Argomenti di avvio relativi alla gestione della memoria

   I seguenti argomenti alterano come Linux rileva o gestisce la memoria
   fisica e virtuale del proprio sistema.

  L'argomento `cachesize='

   Sovrascrive il rilevamento della dimensione della cache di CPU di
   secondo livello (in kB). A volte bug hardware di CPU fanno valutare la
   dimensione della cache incorrettamente. Il kernel far� dei tentativi
   per correggere i problemi conosciuti, ma per alcune CPU non �
   possibile determinare quale dovrebbe essere la dimensione corretta.
   Questa opzione fornisce una sovrascrittura per queste situazioni.

  L'argomento `mem='

   Questo argomento ha diversi scopi: lo scopo origninale era di
   specificare l'ammontare della memoria installata (o un valore minore
   di quello se si voleva limitare l'ammontare della memoria disponibile
   a linux).

   Il successivo scopo (e difficilmente usato) � di specificare
   mem=nopentium il quale dice al kernel Linux di non usare la
   caratteristica di prestazione della page table di di 4MB. Se si vuole
   usarlo per entrambi gli scopi, usare un mem= separato per ciascuno.

   La chiamata originale del BIOS definita nella specificazione del PC
   che riporta l'ammontare della memoria installata era progettata solo
   per essere in grado di riportare fino a 64MB. (s�, un'altra mancata
   previsione, proprio come il cilindro 1024 del disco... sigh.) Linux
   usa questa chiamata del BIOS all'avvio per determinare quanta memoria
   � installata. Una specifica pi� nuova (e820) permette al BIOS di
   rilevare questo dato corretamente sulla maggior parte delle macchine
   di oggi. Se si ha pi� di 64MB di RAM installata su una vecchia
   macchina, si pu� usare questo argomento di avvio per dire a Linux
   quanta memoria si ha. Ecco una citazione da Linus sull'uso del
   parametro mem= .

   ``Il kernel accetter� ogni parametro `mem=xx' gli si fornisca, e se
   risulta che gli si � mentito, esso terminer� orribilmente prima o poi.
   Il parametro indica il pi� alto indirizzo di RAM indirizzabile, cos�
   `mem=0x1000000' significa che si hanno 16MB di memoria, per esempio.
   Per una macchina di 96MB questo dovrebbe essere `mem=0x6000000'. Se si
   dice a Linux che ha pi� memoria di quella che ha realmente, accadranno
   brutte cose: forse non la prima volta, ma prima o poi sicuramente.''

   Notare che l'argomento non deve essere in esadecimale, e pu� essere
   usato il suffisso `k' e `M' (case insensitive) per specificare
   kilobyte e Megabyte, rispettivamente. (Un `k' causer� uno spostamento
   di 10 bit al proprio valore, e una `M' causer� uno spostamento di 20
   bit.) Un tipico esempio per una maccina da 128MB dovrebbe essere
   "mem=128m".

   In alcuni casi, anche la memoria riportata attraverso e820 pu� essere
   sbagliata, e cos� � stata aggiunto mem=exactmap . Si usa questo
   insieme alla specifica di un'esatta mappa di memoria, come:
     _________________________________________________________________

        mem=exactmap mem=640K@0 mem=1023M@1M
     _________________________________________________________________

   per una macchina da 1GB con l'usuale 384k di spazio I/O mappato per la
   memoria ISA escluso dall'utilizzo.

  L'argomento `memfrac='

   La memoria � suddivisa in zone; su gli i386 queste zone corrispondono
   al `DMA' (per i dispositivi ISA legacy che possono indirizzare solo
   fino a 16MB via DMA); `Normal' per memorie da 16MB fino a 1GB, e
   `HighMem' per memorie oltre 1GB (assumendo che il proprio kernel sia
   compilato con il supporto highmem abilitato). I due (o tre) interi
   forniti qui determinano quanta memoria dovrebbe essere tenuta libera
   in ogni zona - con la dimensione della zona divisa per il numero
   fornito usato come minimo (cos� pi� piccoli sono i numeri significa
   tenerne pi� libera nella zona). I default sono attualmente
   memfrac=32,128,128.

  L'argomento `swap='

   Questo permette all'utente di aggiustare alcuni dei parametri della
   memoria virtuale (VM) che sono relativi allo swapping su disco. Esso
   accetta i seguenti otto parametri:
     _________________________________________________________________

        MAX_PAGE_AGE
        PAGE_ADVANCE
        PAGE_DECLINE
        PAGE_INITIAL_AGE
        AGE_CLUSTER_FRACT
        AGE_CLUSTER_MIN
        PAGEOUT_WEIGHT
        BUFFEROUT_WEIGHT
     _________________________________________________________________

   Agli hacker interessati si consiglia di leggere linux/mm/swap.c e
   anche di notare le buone cose in /proc/sys/vm. I Kernel sono forniti
   con della documentazione utile su questo nella directory
   linux/Documentation/vm/ directory.

  L'argomento `buff='

   Simile all'argomento `swap=', questo permette all'utente di aggiustare
   alcuni dei parametri relativi alla gestione del buffer di memoria.
   Esso accetta i seguenti sei parametri:
     _________________________________________________________________

        MAX_BUFF_AGE
        BUFF_ADVANCE
        BUFF_DECLINE
        BUFF_INITIAL_AGE
        BUFFEROUT_WEIGHT
        BUFFERMEM_GRACE
     _________________________________________________________________

   Agli hacker interessati si consiglia di leggere linux/mm/swap.c e
   anche di notare le buone cose in /proc/sys/vm.I Kernel sono forniti
   con della documentazione utile su questo nella directory
   linux/Documentation/vm/.

3.4 [75]Altri vari argomenti di avvio del kernel

   Questi vari argomenti di avvio permettono all'utente di aggiustare
   certi parametri interni del kernel.

  L'argomento `acpi='

   Attualmente questo accetta solo `off' per disabilitare il sottosistema
   ACPI.

  L'argomento `console='

   Di solito la console � il primo terminale virtuale, e cos� i messaggi
   d'avvio appaiono sul proprio video VGA. A volte � interessante avere
   la possibilit� di usare un'altro dispositivo tipo una porta seriale (o
   perfino una stampante!) per fargli fare da console quando non �
   presente alcun dispositivo video. � anche utile catturare i messaggi
   d'avvio se un problema ferma il loro progredire prima che essi possano
   essere loggati su disco. Un esempio sarebbe di usare
   console=ttyS1,9600 per selezionare la seconda porta seriale a 9600
   baud per fare da console. Maggiori informazioni possono essere trovate
   in linux/Documentation/serial-console.txt.

  L'argomento `debug'

   Il kernel comunica messaggi importanti (e non cos� importanti)
   all'operatore attraverso la funzione printk() . Se il messaggio �
   considerato importante, la funzione printk() metter� una copia sulla
   console attuale cos� come la passer� al servizio klogd() cos� che esso
   rimanga loggato sul disco. La ragione per stampare i messaggi
   importanti alla console cos� come loggarli sul disco � perch� sotto
   sfortunate circostanze (es. un guasto di un disco) il messaggio non
   verr� riportato su disco e sar� perso.

   Il limite per cosa � e cosa non � considerato importante � impostato
   dalla variabile console_loglevel . Il default � di loggare ogni cosa
   pi� importante di DEBUG (livello 7) alla console. (Questi livelli sono
   definiti nel file include kernel.h) Specificando debug come argomento
   di avvio imposter� il livello di log della console a 10, cos� che
   tutti i messaggi del kernel appariranno sulla console.

   Il livello di log della console pu� anche essere impostato usualmente
   all'avvio attraverso un'opzione del programma klogd() . Controllare la
   pagina di manuale per la versione installata sul proprio sistema per
   vedere come fare ci�.

  L'argomento `decnet='

   Se si sta usando DECnet, si possono fornire qui due interi separati da
   virgola per dare rispettivamente la propria area e nodo.

  L'argomento `devfs='

   Se si sta usando devfs, invece dei dispositivi standard statici in
   /dev/ allora con questo argomento si possono fornire le parole only o
   mount. Ci sono anche argomenti aggiuntivi di debug che sono elencati
   nel sorgente.

  L'argomento `gpt'

   Se si sta usando la gestione della tabella delle partizioni EFI GUID,
   si pu� usare questo per sovrascrivere i problemi associati ad un
   invalido PMBR.

  L'argomento `idle='

   Impostando questo a `poll' causa al loop idle nel kernel di verificare
   l'occorrenza del flag di reschedule invece di aspettare il verificarsi
   dell'interrupt. Questo pu� determinare un incremento di performance su
   sistemi SMP (anche se al costo di un incremento del consumo di
   energia).

  L'argomento `init='

   Il kernel per default esegue il programma `init' all'avvio, il quale
   ha cura di impostare il computer per gli utenti attraverso
   l'esecuzione di programmi getty, eseguendo gli script `rc' e similari.
   Il kernel prima cerca /sbin/init, poi /etc/init (deprecato), e per
   ultimo, prover� a usare /bin/sh (possibilmente su /etc/rc). Se per
   esempio, il proprio programma init � corrotto e perci� blocca la
   possibilit� dell'avvio, si pu� semplicemente usare il prompt di avvio
   init=/bin/sh il quale all'avvio si caler� direttamente in una shell,
   permettendo la sostituzione del programma corrotto.

  L'argomento `isapnp='

   Questo prende la forma di:
   isapnp=read_port,reset,skip_pci_scan,verbose

  L'argomento `isapnp_reserve_dma='

   Questo prende la forma di: isapnp_reserve_dma=n1,n2,n3,...nN dove n1
   ... nN sono i numeri di canale DMA da non usare per il PnP.

  L'argomento `isapnp_reserve_io='

   Questo prende la forma di:
   isapnp_reserve_irq=io1,size1,io2,size2,...ioN,sizeN dove ioX,sizeX
   sono le coppie d'inizio e lunghezza delle regioni I/O nello spazio I/O
   che non devono essere usate dal PnP.

  L'argomento `isapnp_reserve_irq='

   Questo prende la forma di: isapnp_reserve_irq=n1,n2,n3,...nN dove n1
   ... nN sono i numeri degli interrupt da non usare per il PnP.

  L'argomento `isapnp_reserve_mem='

   Questo prende la forma di:
   isapnp_reserve_mem=mem1,size1,mem2,size2,...memN,sizeN dove ioX,sizeX
   sono le coppie di inizio e lunghezza delle regioni I/O nello spazio di
   memoria che non devono essere usate dal PnP.

  L'argomento `kbd-reset'

   Normalmente su macchine basate su i386, il kernel Linux non resetta il
   controller della tastiera all'avvio, dal momento che si suppone lo
   faccia il BIOS. Ma come di solito, non tutte le macchine fanno quello
   che dovrebbero. Fornendo questa opzione pu� aiutare se si hanno
   problemi con il comportamento della propria tastiera. Esso
   semplicemente forza un reset al momento dell'inizializzazione.
   (Qualcuno sostiene che questo dovrebbe essere il comportamento di
   default in ogni caso).

  L'argomento `lockd.udpport=' e `lockd.tcpport'

   Questi dicono al kernel di usare i numeri di porta forniti per
   l'operazione lockd di NFS (per operazioni o UDP o TCP).

  L'argomento `maxcpus='

   Il numero fornito con questo argomento limita il numero massimo di CPU
   attivate in modalit� SMP. Usando un valore 0 � equivalente all'opzione
   nosmp .

  L'argomento `mca-pentium'

   Le macchine IBM modello 95 Microchannel sembra si blocchino sul test
   che Linux usualmente fa per rilevare il tipo di accoppiamento del chip
   matematico. Dal momento che tutti i chip Pentium hanno incluso il
   processore matematico questo test (e il problema del blocco) pu�
   essere evitato usando questa opzione d'avvio.

  L'argomento `md='

   Se il proprio filesystem di root � su un dispositivo multiplo allora
   si pu� usare questo (assumendo che si sia compilato nel supporto
   d'avvio) per dire al kernel il layout del dispositivo multiplo. Il
   formato (dal file linux/Documentation/md.txt) �:

   md=md_device_num,raid_level,chunk_size_factor,fault_level,dev0,dev1,..
   .,devN

   Dove md_device_num � il numero del dispositivo md, es. 0 significa
   md0, 1 significa md1, ecc. Per raid_level, usare -1 per la modalit�
   lineare e 0 per la modalit� striped. Altre modalit� non sono
   attualmente supportate. Il chunk_size_factor � solo per il raid-0 e
   raid-1 e imposta il chunk size come PAGE_SIZE spostando a sinistra il
   valore specificato. Il fault_level � solo per il raid-1 e imposta il
   numero massimo di fault al numero specificato. (Attualmente non
   supportato a causa della mancanza di supporto all'avvio per il raid1).
   I dev0-devN sono una lista di dispositivi separati da virgola che
   compongono il dispositivo md individuale: es.
   /dev/hda1,/dev/hdc1,/dev/sda1

   Vedere anche raid=.

  L'argomento `nmi_watchdog='

   Fornendo un intero non-zero si abiliter� l'interrupt watchdog non
   mascherabile (assumendo che il supporto IO APIC sia incluso). Questo
   verifica se il contatore di interrupt si incrementa (indicando la
   normale attivit� del sistema) e in caso contrario assume che un
   processore sia inceppato e forza un dump d'errore di informazioni
   diagnostiche.

  L'argomento `no387'

   Alcuni chip coprocessori i387 hanno bug si evidenziano quando usati in
   modalit� protetta a 32 bit. Per esempio alcuni dei primi chip ULSI-387
   causerebbero forti blocchi durante l'esecuzione di calcoli a virgola
   mobile, apparentemente dovuti a un bug nelle istruzioni
   FRSAV/FRRESTOR. L'uso dell'argomento di avvio `no387' fa s� che Linux
   ignori il coprocessore matematico in caso se ne abbia uno. Certamente
   si deve poi aver compilato il proprio kernel con il supporto
   all'emulazione matematica! Questo pu� anche essere utile se si ha una
   di queste macchine 386 veramente vecchie che possono usare un 80287
   FPU, dal momento che Linux non pu� usare un 80287.

  L'argomento `no-hlt'

   La famiglia delle CPU i386 (e da ci� i suoi successori) ha
   un'istruzione `hlt' che dice alla CPU che non deve accadere niente
   fino a che un dispositivo esterno (tastiera, modem, disco, etc.)
   invita la CPU a eseguire un task. Questo permette alla CPU di entrare
   in una modalit� a `basso consumo' dove essa si ferma come uno zombie
   fino a che un dispositivo esterno la sveglia (usualmente attraverso un
   interrupt). Alcuni dei primi chip i486DX-100 ebbero un problema con
   l'istruzione `hlt', in quanto essi non potevano ritornare
   attendibilmente alla modalit� operativa dopo che era stata usata
   questa istruzione. Usando l'istruzione `no-hlt' si dice a Linux di
   eseguire un loop infinito quando non c'� niente altro da fare, e di
   non fermare la propria CPU quando non c'� attivit�. Questo permette
   alle persone con questi chip guasti di usare Linux, sebbene essi
   dovrebbero essere ben avvisati di cercare una sostituzione in garanzia
   dove possibile.

  L'argomento `no-scroll'

   Usando questo argomento all'avvio disabilita le caratteristiche di
   scroll che rendono difficile l'uso di terminali Braille.

  L'aromento `noapic'

   L'uso di questa opzione dice a un kernel SMP di non usare alcune delle
   caratteristiche avanzate del controller di interrupt su macchine multi
   processore. L'uso di questa opzione pu� essere richiesto quando un
   dispositivo (come quelli che usano i driver ne2k-pci o 3c59xi) ferma
   la generazione di interrupt (es. cat /proc/interrupts mostra lo stesso
   contatore di interrupt). Vedere linux/Documentation/IO-APIC.txt per
   maggiori informazioni.

  L'argomento `noht'

   Questo disabiliter� l'hyper-threading su processori intel che hanno
   questa caratteristica.

  L'argomento `noisapnp'

   Se ISA PnP � compilato nel kernel, questo lo disabiliter�.

  L'argomento `nomce'

   Alcuni processori pi� recenti hanno la capacit� di auto-monitorare e
   rilevare le inconsistenze che non dovrebbero normalmente accadere. Se
   viene rilevata un'inconsistenza, avverr� un "Machine Check Exception"
   e il sistema sar� fermato (piuttosto che la perdita prosegua e i
   propri dati vengano corrotti). Si pu� usare questo argomento per
   disabilitare questa caratteristica, ma prima assicurarsi di
   controllare che la propria CPU non sia in surriscaldamento o
   altrimenti difettosa.

  L'argomento `nosmp'

   L'uso di questa opzione dir� a un kernel SMP su una macchina SMP di
   operare in singolo processore. Tipicamente usata solo per il debug e
   la determinazione se un particolare problema sia relativo al SMP.

  L'argomento `noresume'

   Se � abilitata la sospensione del software, ed � stata specificata una
   sospensione su file su disco, usando questo argomento si avr� un avvio
   normale e la sospensione dei dati sar� ignorata.

  L'argomento `notsc'

   L'uso di questa opzione dir� al kernel di non usare per niente il Time
   Stamp Counter, anche se la CPU ne ha uno.

  L'argomento `nofxsr"

   L'uso di questa opzione dir� al kernel di non usare alcun trucco di
   accellerazione incluso l'unit� a virgola mobile, anche se il
   processore li supporta.

  L'argomento `panic='

   Nello sfortunato evento di un kernel panic (es. un errore interno che
   viene rilevato dal kernel, e che il kernel decide sia serio a
   sufficenza da urlarlo e poi fermare il tutto), il comportamento di
   default � solo di fermarsi fino a che qualcuno si faccia avanti, si
   accorga del "panic message" sullo schermo e riavvii la macchina.
   Comunque se una macchina � in esecuzione non sorvegliata in un posto
   isolato pu� essere desiderabile farla resettare automaticamente cos�
   che la macchina ritorni in linea. Per esempio, usando all'avvio
   panic=30 il kernel dovrebbe provare a riavviarsi da solo 30 secondi
   dopo l'avvenuta del kernel panic. Un valore di zero d� il
   comportamento di default, che � di aspettare indefinitamente.

   Notare che questo valore di timeout pu� anche essere letto e impostato
   attraverso l'interfaccia sysctl sul /proc/sys/kernel/panic.

  L'argomento `pirq='

   Usando questa opzione si d� a un kernel SMP l'informazione sul valore
   di IRQ dello slot PCI per le schede madri SMP che non sono conosciute
   (o conosciute essere in blacklist). Vedere
   linux/Documentation/IO-APIC.txt per maggiori informazioni.

  L'argomento `profile='

   Gli sviluppatori del Kernel possono descrivere come e dove il kernel
   spende i suoi cicli di CPU nello sforzo di massimizzare l'efficenza e
   la performance. Questa opzione lascia impostare il contatore dello
   spostamento di profilo all'avvio. Tipicamente � impostato a due.
   Occorre un tool come readprofile.c che possa fare uso dell'output di
   /proc/profile

  L'argomento `quiet'

   Questo � molto grazioso e opposto all'argomento `debug'. Quando questo
   viene fornito, sono visualizzati alla console solo i messaggi del
   kernel critici di sistema e quelli importanti. I messaggi normali
   circa il rilevamento dell'hardware all'avvio sono soppressi.

  L'argomento `raid='

   Al momento accetta noautodetect . Vedere anche md=.

  L'argomento `reboot='

   Questa opzione controlla il tipo di reboot che Linux far� quando si
   resetta il computer (tipicamente attraverso /sbin/init gestendo un
   Control-Alt-Delete). Il default dei kernel v2.0 � di fare un riavvio a
   `freddo' (es. un completo reset, il BIOS fa il controllo della
   memoria, ecc.) invece di un riavvio a `caldo' (es. reset parziale,
   nessun controllo della memoria). � stato modificato per essere freddo
   di default dal momento che si tende a lavorare su hardware
   economico/guasto che fallisce il riavvio quando si richiede un riavvio
   a caldo. Per avere il vecchio comportamento (es. riavvio a caldo)
   usare reboot=w o in pratica funzioner� qualsiasi parola che inizia per
   w.

   Le altre opzioni accettate sono `c', `b', `h', e `s', che stanno per
   cold/freddo, bios, hard, e SMP rispettivamente. L'opzione `s' prende
   una cifra opzionale per specificare quale CPU dovrebbe gestire il
   riavvio. Le opzioni possono essere combinate, dove ci� � sensato, es.
   reboot=b,s2

  L'argomento `reserve='

   Questo viene usato per proteggere regioni di porte I/O dalla
   rilevazione. La forma del comando �:

     reserve=iobase,extent[,iobase,extent]...

   In alcune macchine pu� essere necessario prevenire che i driver dei
   dispositivi controllino i dispositivi (auto-rilevamento) in una
   regione specifica. Questo pu� essere a causa di hardware mal
   progettato che causa blocchi all'avvio (cos� come alcune schede
   ethernet), hardware che viene identificato erroneamente, hardware il
   cui stato viene modificato da un primo rilevamento, o solo hardware
   che non si vuole che il kernel inizializzi.

   L'argomento di avvio reserve risolve questo problema con la specifica
   di una regione di porta I/O che non dovrebbe essere rilevata. Quella
   regione � riservata nella tabella di registrazione delle porte del
   kernel come se un dispositivo fosse gi� stato trovato in quella
   regione (con il nome reserved). Notare che questo meccanismo non
   dovrebbe essere necessario sulla maggior parte delle macchine.
   Dovrebbe essere necessario il suo uso solo quando c'� un problema o un
   caso speciale.

   Le porte I/O nella regione specificata sono protette contro i
   rilevamenti di dispositivi i quali eseguono un check_region() prima
   della cieca rilevazione dentro una regione di spazio I/O. Questo �
   stato inserito per essere usato quando alcuni driver erano sospesi su
   una NE2000, o mal-identificavano alcuni altri dispositivi come loro
   propri. Un corretto driver di dispositivo non dovrebbe scandagliare
   una regione riservata, a meno che un'altro argomento di avvio
   specifichi esplicitamente di farlo. Questo implica che reserve sar�
   molto spesso usato con altri argomenti di avvio. Quindi se si
   specifica una regione riservata per proteggere uno specifico
   dispositivo si deve generalmente specificare poi una rilevazione
   esplicita per quel dispositivo. La maggior parte dei driver ignorano
   la tabella di registrazione delle porte se gli viene fornito un
   indirizzo esplicito.

   Per esempio, la riga di avvio
     _________________________________________________________________

        reserve=0x300,32  blah=0x300
     _________________________________________________________________

   riserva dalla rilevazione tutti i driver di dispositivo eccetto il
   driver per `blah' 0x300-0x31f.

   Come solito con le specifiche dell'avvio c'� un limite di 11
   parametri, perci� si possono specificare solo 5 regioni riservate per
   chiave reserve. Specifiche multiple di reserve funzioneranno se si ha
   una insolita e complicata richiesta.

  L'argomenyo `resume='

   Se si sta usando il software di sospensione, allora questo permetter�
   di specificare il nome del file dei dati di sospensione su disco che
   si vuole dal quale la macchina esegua il ripristino.

  L'argomento `vga='

   Notare che questo non � realmente un argomento di avvio. � un'opzione
   che viene interpretata da LILO e non dal kernel come lo sono tutti gli
   altri argomenti di avvio. Comunque il suo uso � divenuto cos� comune
   che qui si merita una menzione. Esso pu� essere impostato attraverso
   l'uso di rdev -v o equivalentemente vidmode nel file vmlinuz. Questo
   permette di impostare il codice da usare per il BIOS video per
   modificare la modalit� di display di default prima del reale avvio del
   kernel Linux. Le modalit� tipiche sono 80x50, 132x44 e cos� via. Il
   miglior modo per usare questa opzione � di iniziare con vga=ask la
   quale proporr� una lista di varie modalit� che possono essere usate
   con il proprio adattatore video prima di avviare il kernel. Una volta
   scelto un numero che si vuole usare dalla lista di sopra, si pu�
   inserirlo al posto di `ask'. Per maggiori informazioni, vedere il file
   linux/Documentation/svga.txt che viene fornito con tutte le recenti
   versioni del kernel.

   Notare che i nuovi kernel (dal v2.1 in poi) hanno il codice di setup
   che modifica la modalit� video come un'opzione, viene elencato come
   supporto alla selezione della modalit� video cos� che occorre
   abilitare questa opzione se si desidera usare questa caratteristica\.

4. [76]Argomenti di avvio per controllare il comportamento del bus PCI (`pci=')

   L'argomento `pci=' (non disponibile nei kernel v2.0) pu� essere usato
   per modificare il comportamento della rilevazione dei dispositivi a
   bus PCI e il comportamento del dispositivo stesso. In primo luogo il
   file linux/drivers/pci/pci.c controlla le opzioni pci=
   indipendentemente dall'architettura. Gli argomenti rimanenti permessi
   sono gestiti in linux/arch/???/kernel/bios32.c e sono elencati di
   seguito per ???=i386.

4.1 [77]L'argomento `pci=assign-busses'

   Questo dice al kernel di assegnare sempre tutti i numeri di bus PCI,
   sovrascrivendo qualsiasi cosa il firmware pu� aver fatto.

4.2 [78]Gli argomenti `pci=bios' e `pci=nobios'

   Questi sono usati per impostare o azzerare il flag che indica che la
   rilevazione PCI sta avvenendo attraverso il BIOS PCI. Il default � di
   usare il BIOS.

4.3 [79]Gli argomenti `pci=conf1' e `pci=conf2'

   Se � abilitata la modalit� diretta PCI, l'uso di questi abilita o il
   tipo di configurazione 1 o il tipo 2. Questi implicitamente azzerano
   anche il flag di rilevazione BIOS PCI (es. `pci=nobios').

4.4 [80]L'argomento `pci=irqmask='

   Questo permette all'utente di fornire un valore di maschera di IRQ, il
   quale � convertito usando strtol(). Esso imposter� un bit di maschera
   di valori IRQ che possono essere assegnati automaticamente ai
   dispositivi PCI. In questo modo si pu� far escludere al kernel gli IRQ
   delle proprie schede ISA.

4.5 [81]L'argomento `pci=lastbus='

   Questo permette all'utente di specificare un valore di ultimo bus, il
   quale � convertito usando strtol(). Esso scansioner� tutti i bus fino
   al bus N. Pu� essere utile se il kernel non � in grado di trovare i
   propri bus secondari e si vuole dirgli esplicitamente quali sono.

4.6 [82]L'argomento `pci=noacpi'

   Questo disabilita l'uso dell'informazione di routing di ACPI durante
   la fase di configurazione dei PCI.

4.7 [83]L'argomento `pci=nopeer'

   Questo disabilita il default di sistemazione dei peer bridge, il quale
   stando alle informazioni fa quanto segue:

   ``In caso ci siano host bridge peer fa la scansione del bus di ognuno.
   Anche se alcune fonti sostengono che i bridge host dovrebbero avere il
   l'header tipo 1 e avere assegnato un numero di bus come per i bridge
   PCI2PCI la realt� non supera questa prova e il numero di bus �
   usualmente impostato dal BIOS al primo valore libero.''

4.8 [84]L'argomento `pci=nosort'

   Usando questo argomento si istruisce il kernel di non ordinare i
   dispositivi PCI durante la fase di rilevamento.

4.9 [85]L'argomento `pci=off'

   Usando questa opzione si disabilita il rilevamento di tutti i bus PCI.
   Ogni driver di dispositivo che fa uso di funzioni PCI per trovare e
   inizializzare l'hardware molto probabilmente non funzioner�.

4.10 [86]L'argomento `pci=usepirqmask'

   Questo imposta il flag USE_PIRQ_MASK durante l'init PCI. Il kernel
   onorer� la possibile maschera IRQ memorizzata nella tabella PIR BIOS.
   Questo � necessario su alcuni sistemi con BIOS fallati, specialmente
   alcuni notebook HP Pavilion N5400 e Omnibook XE3. Questo non avr�
   effetto se � abilitato il routing ACPI IRQ.

4.11 [87]L'argomento `pci=rom'

   Questo imposta il flag ASSIGN_ROM durante la fase di rilevamento. Il
   kernel assegner� un'indirizzo di spazio per l'espansione ROM. Usare
   con cautela, poich� certi dispositivi condividono l'indirizzo
   decodificato tra ROM e altre risorse.

5. [88]Argomenti di avvio per driver video frame buffer

   L'argomento `video=' (non disponibile nei kernel v2.0) � usato quando
   il livello di astrazione del dispositivo di frame buffer � compilato
   dentro il kernel. Se questo suona complicato, bene non � realmente
   troppo difficile. Di base significa che invece di avere un diverso
   programma video (il server X11R6) per ogni marca di scheda video (es.
   XF86_S3, XF86_SVGA, ...), il kernel dovrebbe avere un driver incluso
   disponibile per ogni scheda video ed esportare una singola interfaccia
   per il programma video cos� da richiedere solo un server X11R6
   (XF86_FBDev). Questo � simile a come funziona la rete adesso - il
   kernel ha driver disponibili per ogni marca di scheda di rete ed
   esporta una singola interfaccia di rete cos� che esiste solo una
   versione del programma di rete (tipo Netscape) che funzioner� per
   tutti i sistemi, senza guardare alla marca della scheda di rete.

   Il formato tipico di questo argomento � video=name:option1,option2,...
   dove name � il nome di una generica opzione o di un driver frame
   buffer. L'opzione video= � passata da linux/init/main.c in
   linux/drivers/video/fbmem.c per ulteriori processi. Qui � controllato
   per alcune opzioni generiche prima di provare a accoppiarlo con un
   nome di driver conosciuto. Una volta che l'accoppiamento con un nome
   di driver � fatto, la lista di opzioni separate da virgola viene poi
   passata a quel particolare driver per l'esecuzione finale. La lista di
   nomi di driver validi pu� essere trovata leggendo la tabella
   fb_drivers nel file fbmem.c monzionato sopra.

   Informazioni sulle opzioni che ogni driver supporta saranno
   eventualmente trovate in linux/Documentation/fb/ ma attualmente (v2.2)
   solo poche ci sono descritte. Sfortunatamente il numero di driver
   video e il numero delle opzioni per ciascuno � di per se abbastanza
   per un'altro documento e quindi troppo per essere elencato qui.

   Se non c'� file di Documentazione per la propria scheda, si dovr�
   prendere l'informazioni sulle opzioni direttamente dal driver. Andare
   in linux/drivers/video/ e guardare il file appropriato ???fb.c (i ???
   si baseranno sul nome della scheda). L� cercare una funzione con
   _setup nel nome e si dovrebbero vedere quali opzioni il driver prova
   ad accoppiare, come font o mode o...

5.1 [89]L'argomento `video=map:...'

   Questa opzione � usata per impostare o sovrascrivere la console alla
   mappatura del dispositivo di frame buffer. Una lista di numeri
   separati da virgola imposta la mappatura, con il valore dell'opzione N
   preso a essere il numero di dispositivo frame buffer per la console N.

5.2 [90]L'argomento `video=scrollback:...'

   Un numero dopo i due punti imposter� la dimensione di memoria allocata
   per il buffer di scrollback. (Usare i tasti Shift e Pagina Su o Pagina
   Gi� per fare lo scroll). Un suffisso di `k' o `K' dopo il numero
   indicher� che il numero deve essere interpretrato come kilobyte invece
   di byte.

5.3 [91]L'argomento `video=vc:...'

   Un numero o una gamma di numeri (es. video=vc:2-5) specificher� la
   prima, o la prima e l'ultima console virtuale frame buffer. L'uso di
   questa opzione ha anche l'effetto di impostare la console frame buffer
   perch� non sia la console di default.

6. [92]Argomenti di avvio per perfiferiche SCSI.

   Questa sezione contiene le descrizioni degli argomenti di avvio che
   sono usati per passare informazioni circa gli adattatori host SCSI
   installati, e i dispositivi SCSI.

6.1 [93]Argomenti per i driver Superiori e Medio-livello

   I driver di livello superiore gestiscono tutti gli oggetti SCSI, senza
   badare se essi siano dischi, unit� a nastri, o CD-ROM. I driver di
   medio livello gestiscono oggetti come dischi, CD-ROM e unit� a nastri
   senza entrare nelle specifiche dei driver di dispositivi degli
   adattatori host di basso livello.

  Massime LUN rilevate (`max_scsi_luns=')

   Ogni dispositivo SCSI pu� avere un numero di `sotto-dispositivi'
   contenuti in se stesso. L'esempio pi� comune � ogni CDROM SCSI che
   gestisce pi� di un disco per volta. Ogni CD � indirizzato come un
   `Numero di Unit� Logica' (LUN) di quel particolare dispositivo. Ma la
   maggior parte dei dispositivi, come hard disk, unit� a nastro e simili
   sono solo un dispositivo, e saranno assegnati alla LUN zero.

   Il problema sorge con dispositivi a singolo LUN con firmware
   difettoso. Alcuni dispositivi SCSI mal progettati (vecchi e
   sfortunatamente anche nuovi) non possono gestire la rilevazione per
   LUN non uguale a zero. Essi risponderanno con un blocco, e la
   possibilit� di far cadere con loro l'intero bus SCSI.

   Il kernel ha un'opzione di configurazione che permette di impostare il
   numero massimo di LUN rilevati. Il default � di rilevare solo LUN
   zero, per evitare il problema descritto sopra.

   Per specificare il numero di LUN rilevati all'avvio, si immette
   `max_scsi_luns=n' come argomento di avvio, dove n � un numero tra uno
   e otto. Per evitare i problemi descritti sopra, si dovrebbe usare n=1
   per evitare imprevisti con dispositivi guasti.

  Registrazione avvenimenti SCSI (`scsi_logging=')

   Fornendo un valore non-zero a questo argomento di avvio abilita la
   registrazione di tutti gli eventi SCSI (errori, scansioni, mlqueue,
   mlcomplete, llqueue, llcomplete, hlqueue, hlcomplete). Notare che un
   miglior controllo di questi eventi che sono registrati pu� essere
   ottenuto attraverso l'interfaccia /proc/scsi/scsi se non si �
   interessati agli eventi che accadono all'avvio prima che il filesystem
   /proc/ sia accessibile.

  Parametri per unit� a nastro SCSI (`st=')

   Alcune configurazioni di avvio di unit� a nastri SCSI pu� essere
   realizzata con l'uso del seguente:
     _________________________________________________________________

        st=buf_size[,write_threshold[,max_bufs]]
     _________________________________________________________________

   I primi due numeri sono specificati in unit� di kB. Il default
   buf_size � 32kB, e la massima dimensione che pu� essere specificata �
   un ridicolo 16384kB. Il write_threshold � il valore al quale il buffer
   viene connesso all'unit� a nastro, con un valore di default di 30kB.
   Il massimo numero di buffer varia con il numero di drive rilevati, e
   ha un default di due. Un esempio d'uso dovrebbe essere:
     _________________________________________________________________

        st=32,30,2
     _________________________________________________________________

   Dettagli completi possono essere trovati nel file README.st che �
   nella directory scsi dell'albero dei sorgenti del kernel.

6.2 [94]Argomenti per driver di adattatori host SCSI

   Questi sono argomenti per driver di dispositivi host SCSI di basso
   livello, e come tali sono tipicamente usati solo da chi compila il
   proprio kernel con i driver SCSI inclusi. Queste persone sono avvisate
   di controllare i sorgenti per la lista aggiornata delle opzioni che
   possono essere fornite ai loro driver.

   aha152x= Adaptec aha151x, aha152x, aic6260, aic6360, SB16-SCSI

   aha1542= Adaptec aha1540, aha1542

   aic7xxx= Adaptec aha274x, aha284x, aic7xxx

   advansys= AdvanSys SCSI Host Adaptors

   in2000= Always IN2000 Host Adaptor

   AM53C974= AMD AM53C974 based hardware

   BusLogic= ISA/PCI/EISA BusLogic SCSI Hosts

   eata= EATA SCSI Cards

   tmc8xx= Future Domain TMC-8xx, TMC-950

   fdomain= Future Domain TMC-16xx, TMC-3260, AHA-2920

   ppa= IOMEGA Parallel Port / ZIP drive

   ncr5380= NCR5380 based controllers

   ncr53c400= NCR53c400 based controllers

   ncr53c406a= NCR53c406a based controllers

   pas16= Pro Audio Spectrum

   st0x= Seagate ST-0x

   t128= Trantor T128

   u14-34f= Ultrastor SCSI cards

   wd7000= Western Digital WD7000 cards

7. [95]Hard Disk

   Questa sezione elenca tutti gli argomenti di avvio associati con
   MFM/RLL, ST-506, XT standard, e dispositivi disco drive IDE. Notare
   che entrambi i driver IDE e generici ST-506 HD accettano l'opzione
   `hd='.

7.1 [96]Parametri di driver Dischi/CD-ROM IDE

   Il driver IDE accetta un numero di parametri, che spazia dalle
   specifiche della geometria del disco, al supporto avanzato di
   controller di chip o controller chip guasti. I seguenti sono il sunto
   di alcuni dei pi� comuni argomenti di avvio. Per dettagli completi, si
   dovrebbe veramente consultare il file ide.txt nella directory
   linux/Documentation, dal quale � estratto questo riassunto.
     _________________________________________________________________


 "hdx="  � riconosciuto per tutte le "x" da "a" a "h", come "hdc".
 "idex=" � riconosciuto per tutte le "x" da "0" a "3", come "ide1".

 "hdx=noprobe"          : l'unit� pu� essere presente, ma non rilevarla
 "hdx=none"             : l'unit� NON � presente, ignorare cmos e non rilevarla
 "hdx=nowerr"           : ignorare il bit WRERR_STAT su questa unit�
 "hdx=cdrom"            : l'unit� � presente, ed � un'unit� cdrom
 "hdx=cyl,head,sect"    : disk drive � presente, con la geometria specificata
 "hdx=autotune"         : il driver prover� a sintonizzare la velocit� dell'int
erfaccia
                                alla pi� veloce modalit� PIO supportata,
                                se possibile solo per questa unit�.
                                Non completamente supportata da tutti i tipi di
 chipset,
                                abbastanza probabile che causi problemi con
                                unit� pi� vecchie o insolite.

 "idex=noprobe"         : non provare ad accedere o usare questa interfaccia
 "idex=base"            : rilevare un'interfaccia all'indirizzo specificato,
                                dove "base" � usualmente 0x1f0 o 0x170
                                e "ctl" � assunto essere "base"+0x206
 "idex=base,ctl"        : specifica entrambi base e ctl
 "idex=base,ctl,irq"    : specifica base, ctl, e numero di irq
 "idex=autotune"        : il driver prover� a sintonizzare la velocit� dell'int
erfaccia
                                alla pi� veloce modalit� PIO supportata,
                                per tutte le unit� su questa interfaccia.
                                Non pienamente supportata da tutti i tipi di ch
ipset,
                                abbastanza probabile che causi problemi con
                                unit� IDE pi� vecchie o insolite.
 "idex=noautotune"      : il driver NON prover� a sintonizzare la velocit� dell
'interfaccia
                                Questo � il default per la maggior parte dei ch
ipset,
                                eccetto il cmd640.
 "idex=serialize"       : non sovrapporre operazioni su idex e ide(x^1)
     _________________________________________________________________

   I seguenti sono validi SOLO su ide0, e i default per la base ctl port
   non devono essere alterati.
     _________________________________________________________________


 "ide0=dtc2278"         : esamina/supporta l'interfaccia DTC2278
 "ide0=ht6560b"         : esamina/supporta l'interfaccia HT6560B
 "ide0=cmd640_vlb"      : *RICHIESTO* per schede VLB con il chip CMD640
                          (non per PCI -- rilevato automaticamente)
 "ide0=qd6580"          : esamina/supporta l'interfaccia qd6580
 "ide0=ali14xx"         : esamina/supporta chipset ali14xx (ALI M1439/M1445)
 "ide0=umc8672"         : esamina/supporta chipset umc8672
     _________________________________________________________________

   Durante l'installazione di qualche sistema PCMCIA, si pu� essere in
   grado di rilevare il proprio CD-ROM usando:
     _________________________________________________________________


 "ide2=0x180,0x386"     : rileva la locazione dell'interfaccia tipica PCMCIA ID
E
     _________________________________________________________________

   Qualsiasi altra cosa � rigettata con il messaggio "BAD OPTION". Notare
   anche che c'� un implicito ide0=0x1f0 ide1=0x170 in assenza di ogni
   altro argomento ide di avvio.

7.2 [97]Old MFM/RLL/Standard ST-506 Disk Driver Options (`hd=')

   I driver di disco standard possono accettare argomenti di geometria
   per i dischi simili ai driver IDE. Notare comunque che ci si aspetta
   solo tre valori (C/H/S) -- altri in pi� o in meno saranno ignorati
   silenziosamente. Inoltre, si accetta solo `hd=' come argomento, es.
   `hda=', `hdb=' e cos� via non sono validi qui. Il formato � come il
   seguente:
     _________________________________________________________________

        hd=cyls,heads,sects
     _________________________________________________________________

   Se ci sono due dischi installati, il suddetto viene ripetuto per i
   parametri di geometria del secondo disco.

7.3 [98]Opzioni di driver disco XT (`xd=', `xd_geo=')

   Se si � sufficentemente sfortunati da usare uno di queste vecchie
   schede a 8 bit che trasferiscono dati al massimo a 125kB/s allora ecco
   lo scoop. Il programma di rilevamento per queste schede cerca un BIOS
   installato, e se non � presente, non rilever� la propria scheda.
   Oppure, se la stringa di firma del proprio BIOS non � riconosciuta
   anche in questo caso non verr� rilevato. In ogni caso, si dovr� usare
   un argomento di avvio della forma:
     _________________________________________________________________

        xd=type,irq,iobase,dma_chan
     _________________________________________________________________

   Il valore type specifica la particolare marca della scheda, e i valori
   sono i seguenti: 0=generic; 1=DTC; 2,3,4=Western Digital,
   5,6,7=Seagate; 8=OMTI. La sola differenza tra tipi multipli dello
   stesso costruttore � la stringa del BIOS usata per il rilevamento, la
   quale non � usata se � specificato type.

   La funzione xd_setup() non controlla i valori, e assume che si
   immettano tutti i quattro valori. Non deluderla. Ecco un esempio di
   utilizzo per un controller WD1002 con il BIOS disabilitato o rimosso,
   usando i parametri di `default' del controller XT:
     _________________________________________________________________

        xd=2,5,0x320,3
     _________________________________________________________________

   Se la geometria del disco che il kernel stampa appare tutta sbagliata
   rispetto a quella che si conosce, � possibile sovrascriverla
   facilmente, con:
     _________________________________________________________________

        xd_geo=cyl_xda,head_xda,sec_xda
     _________________________________________________________________

   Aggiungere un'altra virgola e altri tre valori CHS se si �
   sufficentemente sciocchi da avere due dischi del vecchio pezzo da
   buttare...

8. [99]I driver sonori

   Notare che sono stati riscritti molta parte del nucleo audio e
   relativi driver. Il materiale vecchio � generalmente chiamato `OSS' e
   il nuovo � chiamato `ALSA'. L'intenzione � di abbandonare l'OSS. Per
   evitare conflitti di nome, il materiale ALSA generalmente ha `snd-'
   come prefisso a tutti i parametri di avvio.

   Notare che ogni driver ha il proprio argomento individuale di avvio
   condiviso (kernel molto vecchi usavano sound=). Inoltre, generalmente
   nessun default era impostato al momento della compilazione (es.
   occorre fornire un argomento di avvio per far rilevare vecchie schede
   ISA non-PNP.) La miglior fonte di informazioni per la propria scheda
   sono i file in linux/Documentation/sound/.

8.1 [100]Argomenti Individuali di driver di dispositivi audio

  ALSA ISA drivers

   snd-dummy= Dummy soundcard

   snd-mpu401= mpu401 UART

   snd-mtpav= MOTU Midi Timepiece

   snd-serial= Serial UART 16450/16550 MIDI

   snd-virmidi= Dummy soundcard for virtual rawmidi devices

   snd-ad1816a= ADI SoundPort AD1816A

   snd-ad1848= Generic driver for AD1848/AD1847/CS4248

   snd-als100= Avance Logic ALS100

   snd-azt2320= Aztech Systems AZT2320 (and 2316)

   snd-cmi8330= C-Media's CMI8330

   snd-cs4231= Generic driver for CS4231 chips

   snd-cs4232= Generic driver for CS4232 chips

   snd-cs4236= Generic driver for CS4235/6/7/8/9 chips

   snd-dt019x= Diamond Technologies DT-019x

   snd-es1688= Generic ESS AudioDrive ESx688

   snd-es18xx= Generic ESS AudioDrive ES18xx

   snd-gusclassic= Gus classic

   snd-gusextreme= Gus extreme

   snd-gusmax= Gus Max

   snd-interwave= Interwave

   snd-interwave-stb= Interwave

   snd-opl3sa2= Yamaha OPL3SA2

   snd-opti93x= OPTi 82c93x based cards

   snd-opti92x-cs4231= OPTi 82c92x/CS4231

   snd-opti92x-ad1848= OPTi 82c92x/AD1848

   snd-es968= ESS AudioDrive ES968

   snd-sb16= SoundBlaster 16

   snd-sbawe= SoundBlaster 16 AWE

   snd-sb8= Old 8 bit SoundBlaster (1.0, 2.0, Pro)

   snd-sgalaxy= Sound galaxy

   snd-wavefront= Wavefront

  driver OSS

   ad1848= AD1848

   adlib= Adlib

   mad16= MAD16

   pas2= ProAudioSpectrum PAS16

   sb= SoundBlaster

   uart401= UART 401 (on card chip)

   uart6850= UART 6850 (on card chip)

   opl3= Yamaha OPL2/OPL3/OPL4 FM Synthesizer (on card chip)

   opl3sa= Yamaha OPL3-SA FM Synthesizer (on card chip)

   opl3sa2= Yamaha OPL3-SA2/SA3 FM Synthesizer (on card chip)

  driver ALSA PCI

   snd-ali5451= ALi PCI audio M5451

   snd-als4000= Avance Logic ALS4000

   snd-cmipci= C-Media CMI8338 and 8738

   snd-cs4281= Cirrus Logic CS4281

   snd-cs46xx= Cirrus Logic Sound Fusion CS46XX

   snd-emu10k1= EMU10K1 (SB Live!)

   snd-ens1370= Ensoniq ES1370 AudioPCI

   snd-ens1371= Ensoniq ES1371 AudioPCI

   snd-es1938= ESS Solo-1 (ES1938, ES1946, ES1969)

   snd-es1968= ESS Maestro 1/2/2E

   snd-fm801= ForteMedia FM801

   snd-intel8x0= Intel ICH (i8x0) chipsets

   snd-maestro3= ESS Maestro3/Allegro (ES1988)

   snd-korg1212= Korg 1212 IO

   snd-rme32= RME Digi32, Digi32/8 and Digi32 PRO

   snd-nm256= NeoMagic 256AV and 256ZX

   snd-rme96= RME Digi96, Digi96/8 and Digi96/8 PRO/PAD/PST

   snd-rme9652= RME Digi9652 audio interface

   snd-hdsp= RME Hammerfall DSP

   snd-sonicvibes= S3 SonicVibes

   snd-trident= Trident 4DWave DX/NX & SiS SI7018

   snd-via82xx= VIA South Bridge VT82C686A/B/C, VT8233A/C, VT8235

   snd-ymfpci= Yamaha DS1/DS1E

   snd-ice1712= ICEnsemble ICE1712 (Envy24)

9. [101]CD-ROM (Non-SCSI/ATAPI/IDE)

   Questa sezione elenca tutti i possibili argomenti di avvio riguardanti
   questi vecchi dispositivi CD-ROM su schede di interfaccia
   proprietarie. Notare che questo non include CD-ROM SCSI o IDE/ATAPI.
   Per questi tipi di CD-ROM vedere l'appropriata sezione.

   Notare che la maggior parte di questi CD-ROM hanno file di
   documentazione che dovrebbero essere letti, e sono tutti in un posto a
   portata di mano: linux/Documentation/cdrom.

9.1 [102]Argomenti di driver per vecchi CD-ROM

   aztcd= Aztech Interface

   cdu31a= CDU-31A and CDU-33A Sony Interface (Also Old PAS)

   sonycd535= CDU-535 Sony Interface

   gscd= GoldStar Interface

   isp16= ISP16 Interface

   mcd= Mitsumi Standard Interface

   mcdx= Mitsumi XA/MultiSession Interface

   optcd= Optics Storage Interface

   cm206= Phillips CM206 Interface

   sjcd= Sanyo Interface

   sbpcd= SoundBlaster Pro Interface

10. [103]Driver Seriali e ISDN

10.1 [104]I driver ISDN

   Prego vedere linux/Documentation/isdn/ per completi dettagli di tutte
   le opzioni che i seguenti driver ISDN accettano.

   icn= ICN ISDN driver

   pcbit= PCBIT ISDN driver

   teles= Teles ISDN driver

10.2 [105]I driver Seriali

   Prego vedere linux/Documentation/ e/o il file README in
   linux/drivers/char per completi dettagli di tutte le opzioni che i
   seguenti driver supportano.

   digi= DigiBoard Driver

   riscom8= RISCom/8 Multiport Serial Driver

   baycom= Baycom Serial/Parallel Radio Modem

11. [106]Altri dispositivi Hardware

   Ogni altro dispositivo che non rientra in nessuna delle suddette
   categorie viene raggruppato qui.

11.1 [107]Dispositivi Ethernet (`ether=', `netdev=')

   Diversi driver fanno uso di diversi parameteri, ma tutti almeno
   condividono il fatto di avere un IRQ, un valore di base di porta I/O,
   e un nome. Nella sua forma pi� generica, appare qualcosa di questo
   tipo:
     _________________________________________________________________

        ether=irq,iobase[,param_1[,param_2,...param_8]]],name
     _________________________________________________________________

   Il primo argomento non numerico viene preso come nome. I valori
   param_n (se applicabili) hanno usualmente diversi significati per ogni
   scheda o driver diversi. I tipici valori param_n sono usati per
   specificare cose come l'indirizzo di memoria condivisa, la selezione
   dell'interfaccia, il canale DMA e similari.

   L'uso pi� comune di questo parametro � di forzare la rilevazione di
   una seconda scheda ethernet, dal momento che il default � di rilevarne
   solo una (con kernel 2.4 o pi� vecchi). Questo pu� essere realizzato
   con un semplice:
     _________________________________________________________________

        ether=0,0,eth1
     _________________________________________________________________

   Notare che i valori zero per l'IRQ e base I/O nell'esempio di sopra
   dicono al/ai driver di autorilevarli.

   NOTE IMPORTANTI GLI UTENTI DI MODULI: Questo sopra non forzer� il
   rilevamento della seconda scheda se si usano i driver come moduli
   caricabili durante l'esecuzione (invece di averli compilati dentro il
   kernel). La maggior parte delle distribuzioni Linux usano un kernel
   minimale combinato con una grande selezione di driver modulari. Il
   parametro ether= si applica soltanto ai driver compilati direttamente
   dentro il kernel.

   L'Ethernet-HowTo ha una documentazione completa e vasta sull'uso di
   schede multiple e sull'implementazione specifica dei valori param_n su
   schede e driver dove vengono utilizzati. I lettori interessati
   dovrebbero far riferimento alla sezione in quel documento delle loro
   particolari schede per maggiori e complete informazioni.
   [108]Ethernet-HowTo

11.2 [109]Il Floppy Disk Driver (`floppy=')

   Ci sono molte opzioni floppy driver, e sono tutte elencate in
   floppy.txt dentro linux/Documentation. Ci sono troppe opzioni in quel
   file per essere elencate qui. Invece, sono riportate qui solo quelle
   opzioni che possono essere richieste per fare un'installazione di
   Linux e per farlo funzionare con meno del normale hardware.

   floppy=0,daring Dice al driver floppy che il proprio controller floppy
   dovrebbe essere usato con cautela (disabilita tutte le operazioni
   audaci).

   floppy=thinkpad Dice al driver floppy che si ha un Thinkpad. I
   Thinkpad usano una convenzione invertita per il segnale di cambio
   disco.

   floppy=nodma Dice al driver floppy di non usare DMA per il
   trasferimento dei dati. Questo serve sugli Omnibook HP, i quali non
   hanno un canale DMA praticabile per il driver floppy. Questa opzione �
   utile anche quando si riceve frequentemente il messaggio `Unable to
   allocate DMA memory'. L'uso di `nodma' non � raccomandato se si ha un
   FDC senza un FIFO (8272A o 82072). 82072A e successivi vanno bene). Il
   modello FDC � riportato all'avvio. Inoltre occorre almeno un 486 per
   usare nodma.

   floppy=nofifo Disabilita interamente il FIFO. Questo serve se si
   riceve il messaggio `Bus master arbitration error' dalla propria
   scheda Ethernet (o da altri dispositivi) mentre si accede al floppy.

   floppy=broken_dcl Non usare il segnale di cambio disco
   (DisckChangeLine), ma assumere che il disco sia stato cambiato ogni
   volta che il nodo del dispositivo viene riaperto. Serve su alcune box
   dove il segnale di cambio disco � guasto o non supportato. Questa
   dovrebbe essere considerata una misura di ripiego, effettivamente
   questo rende l'operazione col floppy meno efficente a causa
   dell'inutile pulitura della cache, e leggermente pi� inaffidabile.
   Verificare il collegamento del proprio cavo e le impostazioni dei
   jumper se si hanno problemi al DCL . Comunque, alcune vecchie unit�, e
   anche alcuni Laptop sono conosciuti non avere il DCL.

   floppy=debug Stampa messaggi (aggiuntivi) di debug.

   floppy=messages Stampa messaggi informativi per alcune operazioni
   (notifiche di cambio disco, avvertenze circa sovra e sotto
   funzionamenti, e circa l'autorilevamento).

11.3 [110]Il driver Bus Mouse (`bmouse=')

   Il driver busmouse accetta solo un parametro, che rappresenta il
   valore di IRQ hardware che deve essere usato.

11.4 [111]Il driver MS Bus Mouse (`msmouse=')

   Il driver MS mouse acetta solo un parametro, che rappresenta il valore
   IRQ hardware che deve essere usato.

11.5 [112]Il driver Printer (`lp=')

   Con questo argomento di avvio si pu� dire al driver della stampante
   quale porte usare e quali porte non usare. Questo ultimo diventa
   pratico se non si vuole che il driver della stampante richieda tutte
   le porte parallele disponibili, cos� che altri driver (es. PLIP, PPA)
   possano usarle al suo posto.

   Il formato dell'argomento � multipli i/o, coppie di IRQ. Per esempio,
   lp=0x3bc,0,0x378,7 dovrebbe usare la porta a 0x3bc in modalit�
   (polling) senza IRQ , e usare IRQ 7 per la porta a 0x378. La porta a
   0x278 (se c'�) dovrebbe non essere rilevata, dal momento che
   l'autorilevamento avviene solo in assenza di un argomento lp=. Per
   disabilitare interamente il driver della stampante, si pu� usare lp=0.

11.6 [113]Il driver della porta parallela IP (`plip=')

   Usando plip=timid dir� al driver plip di evitare qualsiasi porta che
   appaia essere in uso da altri dispositivi a porta parallela,
   Diversamente si pu� usare plip=parportN dove N � un intero non-zero
   che indica la porta parallela da usare. (Usando N=0 disabiliter� il
   driver plip.)

12. [114]Copie, Traduzioni, Chiusura, etc.

   Hey, ce l'abbiamo fatta alla fine! (Phew...) Adesso solo le note
   legali.

12.1 [115]Copyright and Disclaimer

   This document is Copyright (c) 1995-1999 by Paul Gortmaker. Copying
   and redistribution is allowed under the conditions as outlined in the
   Linux Documentation Project Copyright, available from where you
   obtained this document, OR as outlined in the GNU General Public
   License, version 2 (see linux/COPYING).

   This document is not gospel. However, it is probably the most up to
   date info that you will be able to find. Nobody is responsible for
   what happens to your hardware but yourself. If your stuff goes up in
   smoke, or anything else bad happens, we take no responsibility. ie.
   THE AUTHOR IS NOT RESPONSIBLE FOR ANY DAMAGES INCURRED DUE TO ACTIONS
   TAKEN BASED ON THE INFORMATION INCLUDED IN THIS DOCUMENT.

   A hint to people considering doing a translation. First, translate the
   SGML source (available via FTP from the HowTo main site) so that you
   can then generate other output formats. Be sure to keep a copy of the
   original English SGML source that you translated from! When an updated
   HowTo is released, get the new SGML source for that version, and then
   a simple diff -u old.sgml new.sgml will show you exactly what has
   changed so that you can easily incorporate those changes into your
   translated SMGL source without having to re-read or re-translate
   everything.

   If you are intending to incorporate this document into a published
   work, please make contact (via e-mail) so that you can be supplied
   with the most up to date information available. In the past, out of
   date versions of the Linux HowTo documents have been published, which
   caused the developers undue grief from being plagued with questions
   that were already answered in the up to date versions.

12.2 [116]Chiusura

   Se si fosse trovato qualsiasi errore di digitazione, o informazioni
   obsolete in questo documento, si prega di farmelo sapere. � facile
   omettere qualcosa, perch� il kernel (e il numero dei driver) � immenso
   comparato a come era quando ho iniziato questo documento.

   Grazie,

   Paul Gortmaker, p_gortmaker @ yahoo.com

Riferimenti

   1. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s1
   2. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss1.1
   3. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss1.2
   4. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss1.3
   5. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s2
   6. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss2.1
   7. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss2.2
   8. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss2.3
   9. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss2.4
  10. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss2.5
  11. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss2.6
  12. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s3
  13. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss3.1
  14. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss3.2
  15. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss3.3
  16. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss3.4
  17. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s4
  18. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.1
  19. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.2
  20. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.3
  21. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.4
  22. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.5
  23. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.6
  24. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.7
  25. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.8
  26. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.9
  27. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.10
  28. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss4.11
  29. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s5
  30. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss5.1
  31. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss5.2
  32. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss5.3
  33. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s6
  34. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss6.1
  35. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss6.2
  36. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s7
  37. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss7.1
  38. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss7.2
  39. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss7.3
  40. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s8
  41. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss8.1
  42. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s9
  43. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss9.1
  44. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s10
  45. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss10.1
  46. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss10.2
  47. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s11
  48. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss11.1
  49. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss11.2
  50. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss11.3
  51. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss11.4
  52. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss11.5
  53. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss11.6
  54. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#s12
  55. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss12.1
  56. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#ss12.2
  57. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc1
  58. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#copyright
  59. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc1.1
  60. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc1.2
  61. http://www.kernel.org/
  62. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc1.3
  63. http://metalab.unc.edu/mdw/HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html
  64. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc2
  65. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc2.1
  66. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc2.2
  67. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc2.3
  68. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc2.4
  69. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc2.5
  70. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc2.6
  71. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc3
  72. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc3.1
  73. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc3.2
  74. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc3.3
  75. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc3.4
  76. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4
  77. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.1
  78. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.2
  79. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.3
  80. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.4
  81. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.5
  82. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.6
  83. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.7
  84. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.8
  85. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.9
  86. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.10
  87. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc4.11
  88. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc5
  89. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc5.1
  90. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc5.2
  91. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc5.3
  92. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc6
  93. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc6.1
  94. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc6.2
  95. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc7
  96. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc7.1
  97. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc7.2
  98. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc7.3
  99. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc8
 100. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc8.1
 101. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc9
 102. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc9.1
 103. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc10
 104. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc10.1
 105. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc10.2
 106. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc11
 107. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc11.1
 108. http://metalab.unc.edu/mdw/HOWTO/Ethernet-HOWTO.html
 109. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc11.2
 110. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc11.3
 111. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc11.4
 112. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc11.5
 113. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc11.6
 114. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc12
 115. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc12.1
 116. file://localhost/home/giulio/ILDP/howto/da_revisionare/BootPrompt-HOWTO/BootPrompt-HOWTO.html#toc12.2